La nostra tavola di Natale è divisa in due parti. A destra del tavolo siedono i quattro nonni, a sinistra io Luca e mio fratello, in mezzo i ragazzi.
Noi, divertiti, osserviamo e ascoltiamo i discorsi degli anziani. Perché, complice l’età che avanza, l’udito che non è più quello di una volta, la velocità di reazione agli stimoli e ai discorsi che è quella che è, si creano buffe conversazioni in cui ogni commensale porta avanti un discorso proprio, diverso da quello degli altri:
Certo che Alexia canta veramente bene.
Hai ragione!!…. Io uso sempre Alexa per ascoltare le canzoni degli anni 60…
Perché Alexia è piccolina ma ha una voce potentissima…
Chi Alessia? L’inquilina dei ragazzi? Non lo sapevo… Te l’ha detto lei che canta?
No.. L’altro giorno era intervistata in televisione e ha raccontato la sua storia.
Alessia l’inquilina addirittura intervistata?? Ma da chi, da Cremona Uno??
Certo che oggi con l’informatica fanno di tutto.,, addirittura fare rilasciare interviste ad Alexa….
…………..
Noi abbiamo imparato che è meglio lasciarli dire, tanto, ancora non mi è chiaro come, quei quattro alla fine riescono a capirsi e la conversazione in qualche modo procede…
Io Luca e mio fratello tolleriamo, ridiamo e versiamo loro da bere. E, magicamente, dopo una magnum di champagne, una bottiglia di Ripasso di Valpollicella e una di Gutturnio e dopo diversi cicchetti di Rum delle Barbados e di Baileys, le conversazioni si allineano, i nonni cominciano a capire perfettamente uno le parole dell’altro, ridono e, gli anni scorsi, cantavano pure…
Anche io rido. Perché sono felice e penso a che fortuna sia il fatto di esserci ancora tutti e di volerci bene…
E poi ci sono i miei figli e so che, Natale dopo Natale, stiamo costruendo per loro una trama familiare di affetti che verrà costudita per sempre nella memoria del cuore.
Come lo sono nella mia. Perché se penso ai natali della mia infanzia non ricordo i regali ricevuti o le cose mangiate, ricordo l’eccitazione dei preparativi, la gioia del ritrovarsi con i parenti e di giocare per ore con i miei cugini, gli affetti, la condivisione, le tombolate, il calore delle case, gli adulti che ridevano. Quegli stessi adulti che non ci sono più oppure sono gli anziani di oggi, e a cui, anche se ci si vede poco, mi sento legata. Verso cui provo tenerezza e riconoscenza per avermi voluto bene fin da quando ero bambina. Come lo zio che quest’anno mi ha regalato il cappone per Natale o la zia che non dimentica mai un compleanno o una ricorrenza e sempre telefona per scambiare due parole veloci..
E allora spero che questi Natali servano ai miei ragazzi per ricordare, un domani, di essere stati amati, tanto amati..
Dalla nonna Giorgia che anche se hanno ormai 13 e 17 anni ancora oggi porta loro, ogni volta che viene a Cremona, i biscotti ripieni di cioccolato che amavano da bambini.
Dal nonno Vittorio, ex artigiano, che li porta nell’orto a coltivare l’insalata o nei boschi a passeggio col cane a cercare i funghi.
Dal nonno Antonio, che ama tanto condividere ricordi di una Cremona e di persone che non ci sono più, e che, siccome ha un animo nobile, ne scrive nei suoi libri, lasciando un tributo di rispetto e affetto a tante persone e un ricordo tangibile del suo mondo a noi e ai ragazzi.
Dalla nonna Pierina, che crea cose bellissime con i fiori, con le stoffe e con i materiali più vari e ci dimostra da anni il suo affetto imbandendo per noi pranzi squisiti arricchiti dalla grazia e dalla bellezza dei suoi decori hand made.
E allora quando Luca mi motteggia perché continuo a ridere (Abbiamo bevuto eh???) gli rispondo che rido perché sono felice, non perché sono brilla… Perché penso che due cose ci salvano nella vita: amare e ridere. Se ne abbiamo una va bene. Se le abbiamo tutte e due siamo invincibili.
Brava!
"Mi piace""Mi piace"
Grazie!!
"Mi piace""Mi piace"
Si sente l’amore, in queste tue parole. ❤️❤️
Il brano sugli anziani che si fraintendono, ma alla fine si capiscono benissimo, è straordinario!
E… ti invidio tantissimo nonno Antonio! Non è che puoi prestarmelo? 😉
"Mi piace""Mi piace"
Il nonno Antonio è un gentiluomo d’altri tempi….E se gli dai l’occasione di scrivere del passato è felicissimo..
"Mi piace""Mi piace"