MULI SOTTOPELLE

Qualche settimana fa è stato il nostro anniversario di nozze. Per l’occasione siamo andati a San Pellegrino Terme e abbiamo deciso di strafare alloggiando presso QC Room, il fighissimo hotel delle terme stesse.

Self check in, camere modernissime con letto sospeso, maggiordomo digitale, kit cortesia pieno di creme, phon Dyson, contenuto del frigo bar in omaggio, macchinetta del caffè offrivano “un soggiorno improntato alla digital experience” (come recitava il sito dell’hotel).

Ostiss… che lusso Luca!! gli ho detto appena entrati, Diamoci dentro col frigo bar, e non avanziamo niente!!

Alle terme, dopo il check in con receptionist valchirie in camicetta bianca e gonna nera, fighe come delle cyborg e altrettanto algide, abbiamo indossato l’accappatoio bianco, le ciabatte e siamo entrati.

La giornata è passata tra calore, luci soffuse, profumo, clima ovattato, tisane alla frutta e personale talmente silenzioso da risultare quasi invisibile. E poi vasche di ogni tipo con acqua calda e idromassaggi, saune turche, finlandesi, hamman, tepidarium, camere relax con profumi di baite montane o materassi ad acqua, addirittura una sala del camino con ceppo e fuoco.

Ma noi aspettavamo con ansia il fiore all’occhiello di QC terme: l’aperitivo offerto.

Ore 18, all’ingresso del bar, l’ennesima valchiria ci accoglie:

Ah ma non è a buffet l’aperitivo?

No signori, dopo il covid ogni ospite ha dritto ad un vassoio con gli stuzzichini già predisposti, poi può recarsi al bar per ordinare le bevande.

Va beh… Io vado al tavolo, tu vai a prendere da bere.

Luca torna con 2 bicchieri di prosecco.

Mentre, un po’ delusi dalla scarsità di cibo e bevande, meditiamo su come faremo a tirare le 23 mangiando solo i pochi stuzzichini forniti, osserviamo gli altri ospiti.

Nell’immensa sala piena di gente, una coppia seduta al tavolino di fianco, attira la nostra attenzione. Avranno si è no 30 anni, lui è minuto, ha i capelli castani, ricci, già un po’ radi sulle tempie, porta gli occhialini, sembra un ragioniere. I due sorridono tantissimo…

Luca guarda, quei due hanno 4 bicchieri di prosecco sul tavolo!!! Come fanno?

Ah non lo so…

Lei gli carezza la mano sussurrando qualcosa, lui sorride sornione, si alza e si dirige verso il bar. Poco dopo ritorna con 2 bicchieri di spritz e 2 di prosecco.

Luca guarda, ne hanno presi ancora… perché tu ne hai portati solo 2!!

Ma insomma, quanti potevo farmene versare…..??!!

Vai subito prenderne altri… !!

No, io queste figure da pitocco non le faccio!!

Dai fai come lui, come Mission Impossible, che riesce a portare in mano, senza usare il vassoio, 2 spritz e due prosecchi!! Lui se ne frega, guarda come ridono, sono già brilli!!

Un po’ imbarazzato Luca si alza e porta al tavolo altri 2 bicchieri di prosecco.

Mission Impossible si alza ancora, e questa volta torna con un tovagliolo di carta colmo di stuzzichini fritti…

Noi lo guardiamo stupiti e pieni di ammirazione chiedendoci come sia riuscito a dribblare la valchiria all’ingresso, e soprattutto dove abbia trovato del cibo in più…

Luca chiedigli dove sono gli stuzzichini fritti!

No dai, che figure facciamo… aspettiamo almeno un po’ … glielo chiediamo dopo…

Ma abbiamo solo 1 ora di tempo, poi fanno entrare l’altro turno….!! Adesso basta! Se Mission Impossible riesce a trovare tutto questo cibo e alcool lo possiamo fare anche noi e fanculo a chi ci guarda. Io ho fame!

E così ci alziamo, scopriamo una zona seminascosta della sala con un piccolo buffet e andiamo a servirci, ingaggiando una sorta di gara con i nostri vicini di tavolo!

Luca guarda, adesso sta portando al tavolo bicchieri di birra, vai a cercarli anche tu!

Guarda ha trovato le olive all’ascolana!!!

Adesso ha gli anelli di cipolla!!

Le foglie di salvia in pastella!!

L’ora disponibile per l’aperitivo è passata e l’elegantissimo salone in stile liberty con i soffitti affrescati e i lampadari di inizio secolo è quasi vuoto. Gli inservienti stanno ripulendo.

La coppia al tavolino di fianco, indifferente, continua a mangiare e ridere.

Io finchè non si alza Mission Impossible non mi muovo. Non sono arrivata a 50 anni per farmi surclassare da un paio di trentenni…

Alla fine restiamo solo noi 4, una cameriera si avvicina e sussurra: I signori dovrebbero uscire, abbiamo finito di riordinare e stanno per entrare gli ospiti del turno successivo…

Noi guardiamo loro, loro guardano noi… Sorridiamo, ci alziamo e ci salutiamo.

Più tardi in vasca:

Luca, mi sento come Rossella O’Hara e Rett Butler in Via col vento.

Perchè?

Ad un certo punto loro diventano ricchissimi, vivono in una casa stupenda e indossano abiti bellissimi, ma Mami dice loro che possono darsi delle arie e bardarsi con finimenti da cavallo, ma che saranno sempre dei muli sotto pelle e non la daranno a bere a nessuno.

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