BUIO IN SALA

Io, Luca e Gianni gestiamo il cinema Filo da quasi 10 anni. Oggi riapriamo dopo la pausa estiva.

Ad ogni ripresa di stagione ci sono stati timori e speranze. Abbiamo sempre cercato di proporre film e rassegne di qualità, abbiamo osato proposte nuove, alcune anche un po’ audaci per Cremona, sicuri che il nostro pubblico ci avrebbe seguito. Abbiamo avuto anche paura di sbagliare.

Il nostro lavoro è artigianale, creativo, sfidante, da costruire giorno per giorno.

E a me piace tantissimo.

Mi piacciono il profumo e l’atmosfera della sala, il vociferare della gente, i sorrisi. Mi piace il grande schermo che accoglie, avvolge, conforta e al tempo stesso catapulta altrove. Mi piace il sonoro amplificato. Mi piace il silenzio che si crea quando si fa buio in sala. Mi piace pensare che gli spettatori assistono insieme alla stessa storia facendola propria ognuno a suo modo, mescolandoci un po’ del proprio vissuto e dello stato emotivo del momento. E poi, quando le luci si riaccendono, mi piace sentire i commenti delle persone per capire se hanno apprezzato il film.

Mi piacciono gli spettatori, tutti gli spettatori. Le coppie che vengono sempre insieme e le amiche che vengono in piccolo gruppo per ritagliarsi un momento tutto per loro. Gli anziani che scelgono ancora il film dai tamburini dei giornali e che prima telefonano per chiedere di cosa parla. Chi viene da solo per vivere un’esperienza individuale ma allo stesso tempo collettiva. Chi viene da lontano perché solo qui trova il tiolo che nessun altro cinema proietta. Chi viene da noi anche se lo stesso film è in programmazione al multisala perché il Filo permette una visione più intima e raccolta. Chi viene a vedere tutti i film che programmiamo anche senza conoscerli perché si fida di noi, e chi invece capita per caso una volta l’anno. Chi arriva in anticipo e si ferma a chiaccherare in cassa, chi arriva di corsa all’ultimo minuto. Mi piacciono i giovani che, proprio in questo anno così difficile, hanno frequentato numerosi la sala. Mi piace il loro entusiasmo.  

Mi piacciono tutte le persone che nel tempo ci hanno avvicinato per dare una mano. Alcune ho avuto la fortuna di conoscerle bene, e, piano piano, sono diventate vere e proprie amicizie.

Mi piace tutto il lavoro che c’è dietro la proiezione e che tanti non conoscono.

Però…

Quest’anno, per la prima volta, ho paura.  

Ho paura che il pubblico, dopo il crollo delle presenze che tutti i cinema hanno registrato, non torni più in sala.

Ho paura che in autunno aumentino i contagi e con loro la diffidenza e la rabbia delle persone.

Ho paura dei costi sproporzionati delle bollette.

Ho paura della concorrenza senza argini delle piattaforme che ci divorano.

Ho paura perché queste sono tutte cose enormi, che sfuggono al nostro controllo, al nostro crederci, al nostro provarci.

E’ per questo che quest’anno abbiamo deciso di annunciare la riapertura della sala con la nostra foto.

Perché il Filo siamo noi con il nostro entusiasmo e i nostri limiti, il nostro amore per il cinema, il nostro impegno, la nostra fatica. E la nostra paura.

Con il nostro bisogno di voi.

Perché noi siamo formiche che combattono contro degli elefanti. Ma, come dice un proverbio cinese, se le formiche si mettono d’accordo, possono anche spostarlo l’elefante.

4 pensieri su “BUIO IN SALA

  1. Bravissima Cristina ! Ho letto il tuo ultimo scritto e ,che dire, mi hai fatto emozionare !
    Ho immaginato tutto ciò che hai descritto e la capacità di uno scrittore/scrittrice è proprio questa ,farti “entrare” nella storia ed emozionarti .
    Complimenti ♥️

    Piace a 1 persona

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