Quando io e Luca siamo troppo stanchi e vogliamo solo rilassarci un po’ con qualcosa di veloce, leggero e piacevole, guardiamo la sitcom How I met your mother.
Nell’arco degli anni abbiamo visto diverse volte tutte le 8 stagioni (si lo so sono 9, ma la nona è talmente scadente che per noi semplicemente non esiste) e sappiamo a memoria vicende ed evoluzione dei personaggi.
Il gioco degli ultimi tempi consiste nel chiedere ai nostri figli due numeri a caso da cui ricavare la stagione e la puntata da vedere lasciando fare al caso in quale punto della lunga vicenda dei personaggi immergerci. L’altra sera abbiamo rivisto la puntata 11 della stagione 6 dal titolo La teoria della sirena. Detta teoria è una delle innumerevoli regole attraverso cui lo strepitoso personaggio di Barney Stinson, narcisista, manipolatore, bugiardo patologico, legge e descrive il mondo che lo circonda.
La teoria è enunciata qui sotto.
Dopo aver visto la puntata e riso ho cominciato a pensare, perché questo fa la comicità quando è geniale: cattura l’attenzione del pubblico con la risata per poi indurre alla riflessione.
Riuscivo a ricordare quando Luca si è trasformato ai miei occhi da tricheco a sirena?
E sono tornata con la mente a quasi 30 anni fa. Due sono stati gli episodi attraverso cui Luca, con un enorme balzo, si è piazzato davanti a pretendenti ben più blasonati di lui. Il primo è stato quando mi prestò da ascoltare l’album Tra la via Emilia e il West di Francesco Guccini dicendomi che era uno dei suoi preferiti, e l’altro quando mi invitò al cinema a vedere Pulp Fiction di Quentin Tarantino, film che lui aveva già visto e che gli era piaciuto al punto da volerlo rivedere – insieme a me però.
Ricordare questi dettagli mi ha fatto riflettere sul fatto che se l’attrazione è qualcosa di fisico e chimico, l’innamoramento è qualcosa di profondamente emotivo che nasce quando con qualcuno scatta una corrispondenza fatta di condivisione di esperienze simili, oppure di gusti e valori analoghi.
La vera sfida per far durare una relazione passando dall’innamoramento all’amore credo stia poi nella volontà reciproca di continuare a costruire su quella primaria corrispondenza, creando quel legame di fiducia, rispetto e accettazione che sposta il centro della vita da sé stessi alla coppia, e che ci porta a non pensare più al presente e al futuro usando il soggetto io ma il noi.
Vero, quando poi c’è l’amore, tutto fila via liscio. 🙂
Un saluto
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Ciao!
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